L'albero

Vence Alongi - Spring sansets are here!

Nella formazione dei professionisti della relazione d'aiuto e della risorsa umana è fondamentale creare le condizioni per cui gli operatori possano formarsi un metodo, acquisendo capacità evolutive di autoaggiornamento.

A tal fine i quadri di riferimento utilizzati devono avere la caratteristica di rendersi fruibili nei contesti operativi, di essere transteorici, cioè di potersi integrare con altri approcci, magari già in uso, senza dover necessariamente rivoltare il servizio come un calzino. Gli orientamenti comuni vanno indirizzati in primis alla flessibilità professionale, alla negoziazione, al problem solving.

Ritengo prioritario che un professionista sappia formarsi ed essere eclettico, cioè sappia individuare un sistema di riferimento ma sappia anche arricchirlo con tutto quanto si dimostra utile, adeguato e verificabile. L'operatore deve essere portatore di un metodo di lavoro capace, pur nel confronto con i sistemi di riferimento, di orientarsi alla persona, al contesto ed all'obiettivo. Un'altra importante caratteristica dell'operatore è la capacità di negoziazione, che si traduce nel saper individuare e proporre obiettivi raggiungibili, ben formati ed ecologici, affinché la persona senta il progetto d'intervento come suo, facente parte delle sue richieste, possibilità e aspettative. E', inoltre, fondamentale formare gli operatori a cogliere la differenza operativa tra problematizzare, problem solving e pensiero produttivo. Al fine di apprendere a definire con precisione i termini di un problema, esaminando le possibili soluzioni a disposizione, ad elaborare idee alternative, per giungere al processo decisionale con consapevolezza e responsabilità. L'applicazione di questo modello di progettazione ha ottenuto risultati collaterali particolarmente significativi, soprattutto nel lavoro d'équipe:

  • migliora la motivazione delle persone, il senso di autoefficacia e di conseguenza la congruenza operativa al contesto.
  • aiuta a utilizzare un modello di lavoro che aumenta la flessibilità di pensiero dei partecipanti;
  • aiuta la conoscenza tra i partecipanti, facendo loro scoprire risorse del gruppo spesso nascoste o scarsamente utilizzate;
  • stimola lo sviluppo del pensiero laterale (creativo) stimolando la ricerca di alternative;
  • aiuta i membri dell'équipe a sperimentare la fluidità emozionale, cioè la capacità di sperimentare una vasta gamma di emozioni diversificate in qualità ed intensità, evitando di rimanere bloccati in un unico e persistente stato emozionale che danneggia la vita del singolo e del gruppo.

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