Il racconto coinvolge tre generazioni, come se la vocazione di "impastatore di sogni" si possa in qualche modo trasmettere. Alcuni personaggi appartengono solo alla realtà, altri solo ai sogni e altri a entrambi i piani. Nell'evolversi degli eventi i personaggi si confrontano con quest'ultima possibilità, quella di varcare le soglie dell'ordinario per entrare nell'universo intero, dove i due piani si nutrono a vicenda, perché intimamente connessi.
· Achille, il marinaio che arriva a Thassos durante la 2° guerra mondiale. E' il protagonista, il trait d'union tra sogno e realtà, ma anche tra luci e ombre. Il suo viaggio, il desiderio intenso che lo anima, il brivido che lo attraversa, appartengono alla nostra voglia di sentirci completi, consistenti, con un senso d'identità globale, interiore, spirituale. Il suo percorso, la simbologia del mare, rappresentano la formazione e la crescita interiore, rappresentano soprattutto la ricerca di senso, di collocazione, il desiderio di ricucire le fratture, di far fronte alle paure e di ritrovare se stessi in una prospettiva più ampia.
· Ioanna, la giovane greca, rappresenta la porta che possiamo attraversare per entrare nel mondo dei sogni. Il sogno come opportunità di amore e di esplorazione. Fino a farne un'apologia. I sogni, quando sono in sintonia con il nostro essere profondo, possono, come un radar, aiutarci a trovare la sostanza del vivere, a cogliere il valore autentico che percepiamo come essenziale, a entrarne in comunione, a essere radiosi e felici di questo. Ma i sogni non si nutrono di sogni. Dalla realtà nascono e a essa tornano, dando luogo a infinite possibilità creative. In questo senso il sogno è una ricerca di comunione che si ottiene allorquando sentiamo la coerenza interna che ci permette di vivere la coerenza esterna, nel mondo e negli altri.
· Michela, la moglie di Achille, rappresenta il principio di realtà, il lato terreno del sogno. La necessità e la possibilità di affrontare gli eventi dolorosi. Ma anche il divenire, il cambiamento, la circolarità, la dinamicità dei fatti della vita. Vale a dire: nessuna notte è infinità, prima o poi verrà di nuovo il mattino e qualcosa cambierà.
· Giovanni, il figlio di Achille, rappresenta il principio di continuità. Come Giano bifronte porta con sé il passato (Achille) e il futuro (Sara). Accompagna il lettore durante l'intero percorso, con discrezione, non si sostituisce mai a lui. Cerca di raccontare l'amore e la vita come un viaggio su un treno che ci culla dolcemente, ci travolge, ci lascia storditi, a volte con esplosioni di pura felicità altre di dolore che annienta.
· Sara, la figlia di Giovanni, rappresenta il Kairòs, il tempo propizio in cui è possibile ritrovare il senso e il valore di un prima e di un dopo.
· Maria, la compagna di viaggio di Giovanni, rappresenta la vita quotidiana, il significato delle coincidenze che si svela nella ricerca dei nessi. Rappresenta l'incontro improvviso che si rivela dono, a patto di riuscire a cogliere le differenze, cioè a vedere e non solo a guardare.
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