Il Counselor aiuta la persona ad essere più pienamente se stessa, a liberarsi dai condizionamenti culturali, emotivi e cognitivi per fare spazio all’espressione creativa di ciò che è. Il counselor è un professionista della relazione d’aiuto. Una relazione fondata sull’empatia e l’exotopia (la capacità di cogliere le specificità nel mondo espressivo dell’altro), l’ascolto, la comprensione, che, muovendo dal disagio contestuale della persona, si propone come un incontro di facilitazione nel prendere decisioni adeguate, migliorare relazioni, sviluppare la consapevolezza delle situazioni, superare/gestire conflitti.
Il counselor è un professionista dell’ascolto, in grado di favorire, con il proprio stile di lavoro e di comunicazione, con le proprie conoscenze e competenze antropologiche, pedagogiche, filosofiche, psicologiche, sociali e relazionali, la ricerca di una soluzione ad un problema di disagio esistenziale, vissuto da un singolo o da un gruppo.
Uno stile terapeutico per accogliere ciascuno nella sua specificità e nella sua interezza.
Con il nostro approccio orientato alla persona, a volte, bastano pochi colloqui per migliorare o ritrovare la fiducia nelle proprie risorse, per superare una situazione critica o un momento difficile e sentirsi nuovamente a proprio agio. Continua a leggere qui.
Counseling Motivazionale®
Lo stile e le strategie di base
Corso riconosciuto da AssoCounseling
con 14 crediti formativi
sabato 26 e domenica 27 settembre
Durata 14 ore
Il Counseling Motivazionale per i professionisti della relazione d'aiuto e per chi utilizza la comunicazione e la relazione nella propria professione (Counselor, Educatori, Insegnanti, Medici, Assistenti sociali, Avvocati, Commercialisti, Responsabili risorse umane, ect.). Scarica la brochure con tutte le informazioni. Per contatti, scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
sabato 5 e domenica 6 settembre
Durata 14 ore
Corso BenEssere, per imparare a stare meglio con Sé e con gli Altri.
Scarica la brochure con tutte le informazioni. Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Counseling Motivazionale: un aiuto a coltivare il senso della propria nutrizione. Questo sarà il titolo del nostro intervento al 6° Convegno nazionale di Assocounseling che si terrà a Milano sabato 28 e domenica 29 marzo.
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In estrema sintesi.
Nutrirsi significa garantire le condizioni per cui possa continuare giorno dopo giorno l’evoluzione, la crescita personale, significa individuare uno spazio e un tempo da dedicare a sé, in cui tutto questo possa avvenire. Mangiare troppo e male vuol dire avere un cattivo rapporto con il cibo, collegato a bisogni profondi e non sempre consapevoli. Questo rapporto copre aspettative, passioni non soddisfatte altrimenti e dona una complessa compensazione. Complessa al punto che la persona perde e sacrifica in questo rapporto parti essenziali della sua vita e delle sue possibilità di benessere. L'uso del cibo come medium emozionale di valorizzazione Nel lavoro proposto si mette a fuoco uno dei più importanti tratti comuni al disarmonico comportamento alimentare: l'uso del cibo come medium emozionale di valorizzazione, dove esso rappresenta, cioè, il mezzo di più facile accesso riconosciuto dallapersona per rifuggire sensazioni di vuoto-dolore o per accedere a stati emozionali che rimandino consistenza e piacere. Il cambiamento come crescita emozionale e culturale (personale, sociale e antropologica). Attraverso l'accoglienza, l'ascolto profondo, l'empatia, la relazione, la persona può far emergere una comprensione-accettazione-differenziazione-ecologia di sé. La comprensione del proprio rapporto col cibo. La relazione viene qui intesa da un punto di vista olistico. Dove la persona e il cibo sono legati da una finalità di nutrimento e di rinnovamento. Di nutrimento globale. Del corpo, del cuore, dell'anima e della mente. L'immagine è quella di un puzzle che può costituirsi e rendersi significativo solo nell'insieme delle mattonelle armonicamente collegate. Come dire: non di solo pane si nutre l'uomo. Nutrire il proprio gusto interiore alimenta una sincera autostima e, quindi, rende indesiderabile l'abuso di cibo (o di quant'altro). Sviluppare e mantenere un senso interiore di sé, di benessere, di integrità e persino un collegamento con qualcosa di profondo in noi, crea sostegno nelle difficoltà così come nei periodi felici perché ci fa sentire persone dotate di senso e di valore, di un prima e di un dopo, seppur ben focalizzati nel qui e ora.
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